Fondazione Toscana Sostenibile, in collaborazione con Vertigo APS di Livorno, ha organizzato un workshop volto a diffondere le risorse sviluppate nel corso del progetto Erasmus plus 2VIP – Video & Virtual Reality For Successful Youth’s Participation In Democratic Life. Nel corso del progetto sono stati sviluppati materiali didattici per incoraggiare
la partecipazione dei giovani alla vita democratica locale, nazionale ed europea. In particolare, i partner di 2VIP hanno sviluppato metodologie di didattica non formale utilizzando le proprie competenze in ambito video per stimolare e includere i giovani nella vita sociale della propria comunità.
Domenica 19 febbraio, presso la sede dell’Associazione Culturale livornese Vertigo-APS, federata alla FEDIC, dalle 10 fino alle 19, cinque ragazzi provenienti dal corso di recitazione cinematografica di Vertigo hanno partecipato con passione all’intenso workshop.
Condotto da Sergio Brunetti e Giovanni Golfarini, col supporto tecnico di Francesco Carrieri, è consistito nella creazione di un video partecipativo a tema sociale a partire dalla guida sviluppata nei mesi di 2VIP.
Il corso Introduction to Participatory Video for Social Action, si basa sull’approccio del video partecipativo di Real Time (Reading, UK), che è stato ampiamente utilizzato per più di 30 anni in contesti educativi non formali. Real Time è un’organizzazione di media partecipativi, con una reputazione internazionale per i suoi approcci partecipativi ai video e ai media digitali. L’approccio di Real Time si basa su giochi ed esercizi di gruppo per promuovere l’apprendimento partecipativo e le metodologie di produzione collaborativa. Il video partecipativo è uno strumento chiave per la crescita individuale e di gruppo e può essere un potente aiuto nello sviluppo e nella realizzazione delle capacità e del potenziale delle persone. Inoltre, trattandosi di un’attività di gruppo, utilizza approcci pratici per esplorare ed esprimere le esigenze, le storie e i valori dei partecipanti.
Questo corso ha esplorato approcci alternativi e innovativi ai modelli di produzione video industriale più tradizionali, e ha fornito ai partecipanti nuove metodologie per esplorare i modi in cui il video può essere utilizzato per ispirare i giovani a partecipare più attivamente alla vita sociale, includendo approcci educativi non formali innovativi e interattivi.
Ai partecipanti è stato consegnato un kit video composto da videocamera, batterie e caricabatterie, treppiede, microfono direzionale, asta e cuffie. Ogni partecipante si è esercitato a configurare la videocamera e ad assicurarsi di avere familiarità con il suo funzionamento alternandosi nella ripresa degli altri partecipanti in brevi interviste. Sono state spiegate le regole di base della partecipazione, in particolare in modo che tutti dovessero svolgere a turno tutti i ruoli (telecamera, regista, monitoraggio del suono, operatore del microfono, intervistatore, ecc.).
L’esercizio finale della mattinata ha riguardato la composizione e la creazione di una sequenza narrativa (story board) divisa in 5 scene disegnate su altrettanti fogli. I ragazzi sono stati lasciati liberi di interagire tra loro nella scrittura corale di un soggetto e una sceneggiatura, divisa in 5 parti, che prevedesse la partecipazione in almeno una scena di ognuno di loro come personaggio.
L’unica prescrizione obbligatoria indicata ai ragazzi: il soggetto doveva avere tema sociale.
Data la presenza di un ragazzo di origine africana, è stato scelto dai ragazzi un soggetto con tema del razzismo, integrato con il tema della molestia sessuale. Sono infine iniziate le riprese, aventi come location il foyer e il palco del Teatro Enzina Conte, all’interno della struttura di Vertigo (un grande ambiente composto da varie sale adibite a prove della Compagnia Vertigo e corsi di teatro e cinema, una sala teatro-cinema di 150 posti e relativi camerini).
A turno i ragazzi hanno girato le 5 scene, ogni volta scambiandosi i ruoli in modo che tutti facessero a turno: attore, regista, tecnico di ripresa video, tecnico di ripresa audio, fonico. I video partecipativi partono infatti dal presupposto che ognuno debba partecipare attivamente per sviluppare appieno il proprio potenziale e contribuire al lavoro creativo del gruppo.
Una volta girate tutte le scene è stato subito effettuato il montaggio e proiettato il breve film nella sala dei Corsi Cinema di Vertigo.
Conclusasi l’attività, è stata chiesta una considerazione sul lavoro svolto. I ragazzi, entusiasti per l’esperienza, hanno detto che per loro è stata una giornata molto formativa, divertente e… da rifare!